top of page

metamorfosi

Da una dimensione all'altra, Londra.jpg

La metamorfosi nasce da speculazioni visive date da immagini rilevate in velocità. È stata una delle ultime, appassionanti ricerche da me svolte alla fine degli anni ’80. La realtà viene spezzata, frammentata, scissa, creando voragini di vuoto (fondo nero), apparizioni di figure tagliate a causa della forte velocità. Questa volta non si analizzano le scie di immagini prodotte dal movimento nello spazio, bensì quello di un processo meccanografico che sceglie lo ‘strappo’ e la ‘scissione’ nel loro dinamismo. Ne deriva quindi una frammentazione tipica della nostra vita in questa Era. Questi frammenti di realtà distorte interpretano atti della vita e della morte dell’immagine, si accavallano e si intersecano tra loro in diverse dimensioni. La destabilizzazione che si osserva in queste opere rappresenta ciò che stiamo vivendo in questo momento storico. La nostra realtà è rotta, spezzata, assurda,

l’immagine riprodotta nelle opere rappresenta lo stato emozionale contemporaneo. Il movimento è qui congelato, fratturato, tagliato a pezzi; testimonia il fatto che non c’è più regola, non esiste il tempo della trasformazione, ma tutto quello che viviamo è più drastico, vissuto come in un terremoto o in un’inondazione. Le parti completamente scure che si vedono in queste panoramiche rappresentano l’ignoto nel quale le persone e gli oggetti sono risucchiati e tagliati da un movimento non rappresentato, la loro essenza è assorbita in un’altra dimensione.

Oggi, protagonista della comunicazione è l'iphone, anche per la percezione dell'immagine, ma la fotografia rimane per me solo un pretesto di esplorazione che si affianca a quella costante sui materiali (non solo tela, ma anche lastre di plexiglass o vetro e tavole di legno o pvc). Queste opere sono state presentate, ad ArteFiera di Bologna nel 2015.

OPERE SELEZIONATE

bottom of page